Black Sails 3×07 – XXV
Questa settimana il giudizio che riassume l’episodio che mi è venuto in mente per questo Black Sails 3×07 – XXV è “una splendida puntata di ordinaria amministrazione”, per ora non ve la spiego, anche se non è così difficile immaginare che intendo, passo invece subito a
Che è successo nell’episodio
Alla fine della scorsa recensione avevo commentato: e ora tutti a cercare Anne. E in effetti tutti cercano Anne o meglio il tesoro in suo possesso. Inizialmente Max che incontra in segreto la stessa Anne nutre la speranza di raggirarla a fin di bene, cioè: lei racconta ad Anne che il governatore sta facendo torturare Jack Rakham ma in realtà Woodes Rogers non ha intenzione di farlo perché va contro le sue esigenze di vincere i cuori della gente di Nassau, quindi la speranza è che Anne si convinca accetti lo scambio tesoro per Jack e poi tutti se ne vadano per la loro strada. Ma il diavolo ci mette la coda, colui che tiene i contatti per i servizi segreti spagnoli con la cameriera del governatore, fa sapere che gli spagnoli insieme al tesoro vogliono la consegna di Jack perché considerano la sparizione di parte del tesoro un affronto, quindi i piani cambiano dopo che Anne ha acconsentito allo scambio.
Paradossalmente questo tradimento che si prospetta ai danni di Anne favorisce la causa di Flint e Vane, i nostri arrivano a Nassau nottetempo con un duplice scopo: far reclute sfruttando il terrore che Flint redivivo incute a coloro che hanno tradito il voto di difendere Nassau e fare rifornimenti recuperando armi nascoste da mr. Scott per difendere l’isola degli schiavi, perché l’audace (anzi folle) piano che Flint ha ideato è ingaggiare tutta la flotta del governatore in un combattimento proprio scegliendo l’isola come campo di battaglia, ma quello che davvero serve loro è il tesoro, Anne della guerra di Flint all’Inghilterra se ne fregherebbe, ma non di salvare Jack. In effetti lo scambio fregatura avviene, i soldati inglesi prendono il tesoro ma non le ridanno Jack, non la uccidono perché Eleanor sapendo quanto Anne conta per Max ha fatto promettere che non l’avrebbero uccisa se non costretti per autodifesa. L’episodio si conclude con Vane che dice a Flint (che non ha rapporti di amicizia con Rackham) che a questo punto prendere il bottino e salvare Jack sono la stessa cosa visto che verranno mandati agli spagnoli insieme e che così facendo si guadagnerà due alleati per la loro guerra (Jack e Anne).
Recensione
Che intendevo con splendida ordinaria amministrazione? Che la puntata è stata splendida come tutta la stagione finora ma che non c’è stata la scena o il monologo che mi hanno impressionato od emozionato ai livelli dei migliori delle puntate precedenti. Comunque ce ne sono stati di ottimi e ci tornerò tra poco, ma prima devo dire una cosa sugli spagnoli: gli spagnoli trovano un oltraggio quello che ha fatto Rackham? E allora Flint? Non era stato lui a cacciare il tesoro? Certo probabilmente gli spagnoli non sanno che Flint è vivo, ma allora coerenza narrativa vorrà che quando lo scopriranno il nostro Flint si dovrà preoccupare pure di loro, staremo a vedere. Per fortuna comunque è improbabile che gli inglesi e gli spagnoli possano fare fronte comune, rimangono sempre imperi rivali.
Veniamo alle cose che più ho apprezzato nell’episodio, sono molte, non fatevi ingannare dalla premessa era solo per dire che non c’è stato qualcosa che mi abbia spezzato il cuore come lo sguardo di Barbanera nello scorso episodio e che di discorsi da ricordare ce ne sono stati ma davvero memorabile solo quello di Silver.
Iniziamo quindi proprio dal discorso di Silver agli uomini nelle taverna per incutere loro il terrore di Flint, spunta dall’oscurità quel sorcio di Dufresne che insulta Flint definendolo una cosa del passato e sopratutto lo stesso Silver, il risultato è che Silver prima lo stende con un boccale e poi gli sfonda il cranio con la sua gamba di metallo. A parte il godimento per veder finalmente finire Dufresne così (quanto avrei voluto essere al posto di Silver ed essere stato io a sfondare quella testa piena di m… ) il discorso di John Silver è stato fantastico, del resto Luke Arnold in un cast che è tutto eccellente è sempre stato il mio numero due dopo Flint, almeno all’inizio, poi sono cresciuti anche gli altri personaggi.
Al secondo posto direi che c’è Rackham col governatore, quando gli dice (pressappoco) a Nassau i buoni non ci sono, siamo tutti cattivi, te compreso.
Poi l’incontro tra Flint e il governatore Woodes Rogers (sotto bandiera bianca) che il governatore non fosse certo un imbelle si era capito da molto, qui fa davvero una gran figura, persino Flint gli dice bravo per come conduce la conversazione e gli argomenti che porta e quando se ne va lo fa dando l’impressione di aver capito che non sia un uomo da sottovalutare, a prescindere dalla forzo militare di cui dispone.
Max che ora a Nassua è la nuova Eleanor e che quindi non deve occuparsi solo del bordello chiama la vecchia Madame, non l’avevo mai apprezzata troppo come personaggio, ma in questo episodio mi è piaciuto il cinico ma efficace consiglio che da a Max, le fa un discorso sui bisogni che gli altri devono soddisfare e quelli che si aspettano che lei soddisfi e poi le dice di fare in modo che certi suoi bisogni siano soddisfatti da qualcuno che in cambio pretenderà solo una paga, quindi fa un cenno a una giovane del bordello che prende Max per la mano e la conduce per le scale. Non che sia molto interessante ma la scena ci conferma anche che Max faceva la prostituta ma come gusti personali preferisce le ragazze (Eleanor, Anne e ora nemmeno per amore ma per soddisfare certi bisogni la prostituta), il fatto in se non è interessante ma il discorso della scaltra Madame su come si esercita il potere è stato interessante.
E adesso: al salvataggio di Jack! Io qui sto con Anne, mi frega un cacchio a me del tesoro, qui il tesoro da salvare è un personaggio come Jack Rackham.